"La cultura italiana vive da secoli
della tensione fra laicismo e cattolicesimo. Il senso
positivo di ogni polarità è quello di indurre
ciascuno dei due poli ad arricchirsi di ciò che
gli manca in quanto gli viene offerto dal polo opposto.
Il cattolicesimo è partito dallo
spirito del cristianesimo per approdare nel corso dei
secoli al potere temporale di una Chiesa che ha sempre
più spostato l'accento sul dogma e sulle norme
di comportamento morale. Ma senza la forza propulsiva
della libera ricerca della verità, la morale diventa
moralismo da un lato e vuota retorica dall'altro.
La cultura laica, da parte sua, non
si è limitata ad essere anticlericale — a
resistere al potere terreno della Chiesa — ma è
diventata anticristiana, anzi antireligiosa. Ha scartato
la dimensione spirituale o trascendente dell'esistenza
e si è fondata sui valori intraterreni che i cittadini
sanciscono nella cornice dello Stato democratico-giuridico.
Il tema del convegno verrà affrontato
nell'ottica di una moderna scienza dello spirito, che
mira ad un arricchimento reciproco di scienza e fede,
cioè di laicismo e cattolicesimo. La fede, che
da sempre rappresenta il fulcro della cultura cattolica,
apre i suoi contenuti all'indagine rigorosa della scienza,
che fa da fondamento alla cultura laica. E il mondo laico
può estendere la sua indagine scientifica anche
all'invisibile, uscendo dalle strettoie di un'esistenza
costretta fra nascita e morte, ridotta alla sola esperienza
del mondo visibile."
Pietro
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