"Auguro a tutti
il benvenuto!
È sempre una gioia spirituale ogni volta che ci
si trova a parlare di questo bellissimo vangelo, in varie
lingue. È il testo più bello che si possa
immaginare nel senso che, cosa che ci siamo detti diverse
volte, duemila anni fa è successo un finimondo, il
finimondo di tutti i finimondi.
Adesso faccio un ricamo sulla parola finimondo, perché
può sempre servire: il mondo visibile, il mondo creato,
percepibile, il mondo che per l'uomo di oggi è l'unico
che esiste, supponiamo innanzi tutto che esista veramente
e poi supponiamo che sia stato creato per dare all'uomo
la gioia di vivere un finimondo. Cioè la gioia di
far morire il mondo per resuscitare a un mondo ancora più
poderoso.
Il senso della nascita è la morte perché
il senso della morte è la resurrezione.
Perché si fa nascere qualcosa di materiale? Per
dare la possibilità allo spirito umano di diventare
sempre più creatore consumando l'elemento di fissità:
non soltanto di fisicità, ma di fissità [...]"
Pietro
Archiati
dalla prima conferenza del XI fascicolo |