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Nella misura
in cui il materialismo, con tutta la sofferenza che comporta,
mi trafigge il cuore, mi viene veramente la voglia –
e non soltanto la voglia, lo faccio! – di lavorare
a me stesso, [...] in modo da rendere il mio spirito sempre
più indipendente dal dato biologico e materiale,
da renderlo sempre più puramente creatore, sempre
più artistico.
Allora questa artisticità, questa creatività
nel pensare, che si riversa poi nelle intuizioni fantasiose
dell’amore, dà gioia in assoluto, e convince
in assoluto sul senso positivo dell’esistenza e
dell'evoluzione.
(dalla quarta di copertina) |